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Approfondimenti

  • Aikido

    L'Aikido si basa su tecniche a mani nude, Taijutsu, tecniche di spada (Bokken), Aikiken e di bastone (Jo), Aikijo.

    Ai-ki-do: la via dell'armonizzazione e dell'energia

    I concetti base sono: accettare l'attacco, non opporsi, non ferire, guidare senza costringere. Attraverso tecniche di immobilizzazione e di proiezione si sviluppa la circolazione energetica, lo scambio relazionale, la scioltezza, la comprensione reciproca, la salute mentale e fisica.

    I Cinque Principi dell'Aikido:

    immagine_aikido_02Ikkyo è il sole che sorge e tramonta.

    immagine_aikido_03Poi, vista l'esistenza di un cerchio, si ha il centro del cerchio, che è nykkyo.

    immagine_aikido_04Quindi questo centro lo si può far ruotare su se stesso e si ha sankyo.

    immagine_aikido_05Si ottiene così una sfera, e una sfera, per continuare a vivere, deve avere dell'energia che parte dal centro e si diffonde verso la periferia, e allora si ha yonkyo.

    immagine_aikido_06Poi la sfera, dato che possiede dell'energia, si sposta essa stessa attorno al sole e si ha gokyo, che si muove in cinque direzioni contemporaneamente".

    Quasi tutte le tecniche di combattimento sono state create a partire dall'osservazione dei movimenti degli animali durante il combattimento. Invece l'Aikido è stato creato a partire dall'osservazione dei diversi elementi naturali e del rapporto esistente tra loro.

    In effetti nella natura il conflitto esiste ma è creativo perché è stabile, stabilizzato: il fuoco fa evaporare l'acqua, la terra attira l'acqua, l'acqua erode la terra, la fertilizza, poi ritorna in superficie, il sole ci fa vivere. Quindi si è cercato di apprendere questi movimenti dalla natura e di metterli nel corpo. L'idea è la ricerca della pace.

    Certe tecniche possono apparire violente, ma in realtà quello che si cerca è l'equilibrio. Non c'è più violenza, quando un conflitto è stabilizzato. C'è più violenza nel rifiuto del conflitto, che nell'espressione del conflittoo.

    (A.Cognard)

  • Aikiken e Aikijo

    immagine_aikiken_01O'Sensei Morihei Ueshiba, maestro nell'arte del Ken (spada) e del Jo (bastone corto) applicò all'uso di queste armi il principio Aiki (armonizzazione dell'energia).
    I suoi insegnamenti furono poi sviluppati da Hirokazu Kobayashi Soshu che ha sottolineato l'importanza, per il praticante di Aikido, dello studio delle armi, parallelo e complementare al Taijutsu (tecnica a mani nude).

    L'Aikiken è la pratica della spada, che insegna la spiritualità dell'Aikido. L'Aikijo è la pratica del bastone, che permette di imparare le leggi della terra. L'Aikiken si studia con la direzione dello sguardo, associato alla direzione della punta della spada. L'Aikijo è un insegnamento prezioso per lo spostamento del corpo nello spazio.
    L'energia espressa nelle tecniche viene utilizzata per controllare l'attaccante e non per colpirlo.

    Le tecniche sono state codificate in Kihon, forme che sviluppano sia la destrezza sia la sensibilità nella gestione spazio-temporale dell'azione.

  • Aikishintaiso


    L'Aikishintaiso, letteralmente "ginnastica" del corpo e dello spirito, è la pratica interna dell'Aikido sviluppata da Hirokazu Kobayashi Soshu e proseguita dal Maestro André Cognard. Le sue tecniche sono una sintesi dei principi creati da O'Sensei Morihei Ueshiba, fondatore dell'Aikido moderno, e di alcune pratiche tradizionali giapponesi (Shintoismo, Zen, Shiatsu, Sumo, Danza Buto, Teatro No).

    Attraverso movimenti, camminate, posture e meditazione, l'Aikishintaiso permette di percepire i limiti, le tensioni (aperture o chiusure) del proprio corpo, aumentandone e raffinandone la disponibilità, la sensibilità e l'intuizione, e di gestire meglio il proprio potenziale fisico, energetico e mentale.

    immagine_aikitaiso_02L'Aikishintaiso si richiama a una concezione olistica propria della Medicina Tradizionale Cinese (memorie ed emozioni "connaturate" a organi e visceri, anime corporali, esistenza di canali di conduzione dell'energia).

  • Bambini e Aikido

    immagine_bambini_02Come per l'adulto, per il bambino praticare è entrare in uno spazio nuovo dove fare nuove scoperte. Attraverso questa pratica marziale non competitiva trova dei mezzi per scoprire se stesso.

    L'attenzione allo spazio (dojo), all'altro (partner), alla tecnica (Aikido) e a se stesso (il proprio corpo) avvicina il bambino a nozioni quali la vigilanza, la dinamica, lo sguardo aperto, la scioltezza, la tonicità, la regola, l'etica, la tradizione, l'efficacia, il piacere…
    Il bambino sviluppa così con l'altro e con se stesso un rapporto di fiducia e senza paura. Impara a cadere, a volare e a godere dei propri progressi.

    Il passaggio di grado segna l'evoluzione tecnica e personale dell'allievo, riconosce un livello e dà indicazioni per il proseguimento della pratica.
    La nostra scuola propone l'Aikido ai bambini dai 7 anni in avanti.

    Il corpo nella società moderna

    "dal corpo oggetto al corpo soggetto"

    immagine_bambini_03Nella  nostra epoca ci si occupa molto dello sviluppo del bambino nelle forme più diverse: dalle esperienze psicomotorie per i più“piccoli”ai giochi educativi e di cooperazione,fino ai giochi interattivi per i più grandi,oltre alle attività artistiche e sportive. Tutto   questo patrimonio è a disposizione dei bambini ma soprattutto dei genitori,che sembrano spesso essere più preoccupati di rendere la propria progenie capace di  performance intellettuali e sportive che dimostrino la loro intelligenza,la prontezza e le capacità attitudinali nelle più disparate discipline spesso a scapito dell’essenziale : l’essere e l’identità profonda. Così a poco a poco i nostri figli diventano dei meri  consumatori avulsi dal proprio stesso essere.

    Già nell’infanzia e ancor più nell’adolescenza, i ragazzi subiscono le pesanti pressioni delle mode generazionali e negli oggetti di consumo,  legate all’elaborazione di un’identità e di un’appartenenza.
    Non è più il corpo per se stesso ma per l’immagine da dare, da apparire.
    E’ il corpo portato all’estremo, che nello sprezzo del pericolo cerca i propri limiti e i propri rituali……fino a che punto ?
    La  pubblicità e i media giocano pesantemente sull’identità dei giovani e degli adolescenti abbinando i prodotti da vendere a immagini trasgressive e accattivanti che per esempio promuovono modelli di femminilità seducente in prodotti destinati a ragazzine pre-adolescenti.
    Anche gli adulti sembrano aver abdicato al loro ruolo di educatori e di guida,tuttavia il corpo è il “primo luogo” in cui si vive,la prima manifestazione della propria esistenza,è il luogo in cui  si costruiscono l’identità  e la stima di se stessi,dove si elaborano gli strumenti dello scambio,della relazione,del rispetto e della coscienza dell’‘alterità. E’ fondamentale poter proporre ai nostri figli una pratica,una disciplina sportiva o artistica nella quale l’applicazione tecnica,didattica e pedagogica non sia in contraddizione con i loro bisogni legati alla crescita

    Quando un bambino scopre il movimento e la gestualità dell’Aikido, resta sempre un può stupito…… nella meraviglia di aver trovato questa forma di espressione.
    Scopre che può utilizzare il corpo in un modo diverso,che non ha niente da provare o da affermare nell’opposizione e nel contrasto……. sembra fare un’ esperienza nuova e diversa.

    Nell’ insegnamento tradizionale delle arti marziali e in particolare nell’ Aikido,la parola viene utilizzata poco.
    Un volta impostati il  rituale e le regole, è il gesto insegnato dal “maestro all’ allievo” che importa e il percorso di scoperta corporea che ne consegue.
    La tecnica di Aikido si elabora e si costruisce grazie all’accettazione dell’ incontro e dello scambio con l’altro.
    Sembra ovvio ma senza compagno di pratica (e non avversario), non c’è Aikido possibile!
    “ ho bisogno dell’altro,l’altro ha bisogno di me”.
    Ecco una delle prime esperienze…e  già questa cambia il nostro sguardo sulle relazioni e sul mondo.
    L’Aikido permette la scoperta del proprio corpo attraverso scambi tecnici “a doppio senso”: il bambino a volte è “uke”,a volte “seme”.Ciò significa che agisce e che si lascia agire.
    E’ attore dell’ azione e subisce l’azione dell’ altro. A volte passivo,a volte attivo: l’esperienza permette d’integrare la tecnica  secondo due modi comportamentali ben distinti e due scambi relazionali.

    Al livello motorio e fisico,il ruolo di “seme”( quello che agisce) suppone un’azione determinata e un tono muscolare nell’ impostazione del corpo e degli spostamenti .Il ruolo di “uke” necessità del” lasciarsi agire” ( ciò non significa pertanto diventare l’oggetto dell’altro…).E’ un tempo di rilasciamento del corpo,di non-forza e un lasciare fare durante il quale le tensioni fisiche e psichiche si cancellano.

    Al livello relazionale,l’intercambiabilità presuppone un rapporto di reciproca fiducia  e  rispetto.

  • Glossario

    Glossario: A - B - C - D - E - F - G - H - I - J - K - L - M - N - O - P - Q - R - S - T - U - V - W - X - Y - Z

    I Numeri

    Nel Dojo e sul Tatami

    Forme di Attacco

    A

    Ai: esprime un concetto generico d'unione, nel senso più compiuto d'armonia, armonizzazione, affinità, conformità, unificazione
    Aite: compagno d'allenamento
    Arawareru sekai: il mondo apparente, la fenomenalità
    Ashi: piede
    Atemi: colpi; nella pratica dell'Aikido sono solo accennati in direzione dei punti vitali del corpo
    Ayumi-Ashi: camminata normale, in cui un piede alternativamente supera l'altro
    Awase: armonizzazione

    B

    Bokken: spada di legno per allenamento riproducente una Katana, la spada tradizionale del Samurai rappresenta l'abilità marziale per rendere superfluo il combattimento
    Bu-do: discipline marziali, utilizzo della tecnica unito ad un sistema etico di riferimento
    Bushi: guerriero, samurai
    Bushido: la via del guerriero
    Buki: armi

    C

    Chakra: centri nei quali il ki, opportunamente canalizzato, giungono a risvegliare alcune funzioni sottili
    Chòka: poesia lunga di 5, 7, 5, 7, 5, 7, 7 sillabe
    Chudan: parte mediana del corpo che comprende l'addome

    D

    Dan: grado d'apprendimento che riguarda le cinture nere
    Do (Michi): via, sentiero. Percorso evolutivo
    Dojo: luogo in cui si pratica e si studia la Via

    G

    Gyaku: invertire; in Aikido Gyaku-hanmi significa che se Uke è in profilo destro, Seme è in profilo sinistro e viceversa
    Gedan: parte inferire del corpo comprendente le ginocchia
    Gi: abito per l'allenamento nelle arti marziali (ki-mono)

    H

    Haiku: poesia brevissima di 5, 7, 5 sillabe
    Hakama: pantalone largo tradizionale vestito dai praticanti d'Ai Ki Do, Ken Do, Kyu Do, Iai Do e anche dai Maestri d'alcune scuole di jujutsu tradizionale. Nella tradizione parte integrale dell'abbigliamento del Samurai
    Hanmi: posizione di guardia
    Happo giri: azione di mòvimento nelle Otto direzioni
    Hara: la regione addominale, centro vitale dell'uomo
    Hara kiri: suicidio per sventramento. Dizione corrente giapponese
    Hidari: sinistra, posizione naturale di guardia sinistra
    Hiji: gomito
    Hishiryo: una coscienza al di là d'ogni pensiero

    I

    Irimi: azione d'entrata diretta verso l'avversario

    J

    Ji: fatti, realtà
    Ji sekai: il mondo reale, quello che non appare ne scompare non inizia e non finisce
    Jo: bastone, arma tradizionale nella pratica dell'Aikido, generalmente lungo 126 cm
    Jodan: parte superiore del corpo comprendente il collo e la nuca
    Jodori: prendere il bastone
    Jutsu: arte

    K

    Kaesci: girare Kaesci- waza = girare una tecnica
    Kannagara: volere divino
    Kamae: guardia, postura
    Kami: superiore, sono Kami gli antenati divinizzati nella tradizione Giapponese. Kami-Za la zona d'onore nell'ambito del Dojo
    Kaiten: movimento rotatorio
    Katame-Vaza: tecniche di controllo immobilizzazioni
    Keiko geikoj: allenamento
    Ken: spada, rappresentazione simbolica dello spirito, di legno per esprimere una volontà pacifica, simbolo di prosperità e felicità
    Ken-sen: la linea delle spade, linea dove le energie s'incontrano
    Kihon: fondamentale, il comportamento fisico mentale nell'allenamento
    KI: energia originale, che consente alla vita di manifestarsi
    Ki no musubi: legare le energie
    Kime: energia
    Kokyu: respirazione, energia respiratoria. respiro dell'universo
    Kokyu-Ho: metodo con cui si deve sviluppare l'energia lo spazio e il tempo senza l'utilizzo della forza muscolare
    Kokyu Roku: armonia indissolubile della manifestazione. Respiro cosmico
    Koshi: parte del corpo che comprende le anche
    Kote: dorso della mano
    Koto Tama: parola-spirito; mantra
    Kuden: segreto, trasmissione dalla bocca del Maestro all'orecchio dell'allievo
    Kumitàchi: tecniche d'allenamento a coppie con la spada
    Kyoshi: ritmo
    Kyu: gradi degli allievi. Dal 9° per i bambini o 6° per gli adulti fino al 1°

    M

    Ma-ai: distanza
    Mae: avanti
    Mae-Geri: colpo con piede
    Meguri: predeterminare con il corpo lo spazio della relazione
    Misogi: purificazione
    Moku roku: certificazione della trasmissione tecnica. Il documento anticamente un rotolo contenente le tecniche
    Mokuso: postura adottata durante la meditazione Zen
    Mu sha shugyo: l'allenamento intenso di chi cerca, in ogni modo, la Via
    Mushotoku: senza intenzioni, preconcetti e pensieri. La non ricerca del conseguimento

    N

    Nage-Waza: tecniche di proiezione
    Nidan: secondo Dan

    O

    Obi: cintura
    Omote: avanti positivo
    O sensei: Grande maestro; per estensione, il Fondatore

    R

    Rei: saluto
    Ri: verità
    Ri Ai: congruenza delle verità
    Riitzu-rei: inchino da eseguire in piedi per salutarsi
    Rònin: Samurai senza padrone

    S

    Sabaki: movimento
    Samurai: guerriero, membro della classe militare nell'età feudale del Giappone
    Sandan: terzo Dan
    Satori: illuminazione
    Sei-Za: posizione di riposo in ginocchio con i glutei tra i talloni
    Sensei: maestro di pratica, lett. nato prima
    Seppuku: suicidio per sventramento
    Shihan: Maestro di grado elevato
    Shin: il cuore, l'anima, lo spirito, l'intuizione
    Shinto: religione originaria del Giappone letteralmente: la via degli Spiriti
    Shizen-Hon-Tai: posizione naturale di base
    Shodan: cintura nera 1 Dan
    Shomen-Uchi: attacco frontale dall'alto
    Soto: esterno
    Suwari: seduti
    Suwari-waza: tecniche effettuate in ginocchio

    T

    Tai: corpo
    Tai-Sabaki: movimenti,spostamenti
    Taiso: ginnastica (nella nostra scuola aiki taiso: ginnastica dell'essere corpo-spirito)
    Tanden: centro vitale
    Tanintsu kakari: attacco multiplo
    Tanka: poesia breve di 5, 7, 5, 7, 7 sillabe
    Tanto: coltello
    Tatami: materassini d'allenamento che permettono l'assorbimento delle cadute
    Te: mano
    Tekubi: polso
    Tenkan: movimento di Taisabaki spostamento che, partendo dalle anche con i piedi che si spostano in un circuito rotatorio
    Tori: colui che esegue le tecniche
    Tsugi-Ashi: piede seguito; movimento dei piedi in cui il piede posteriore non sorpassa mai l'anteriore
    Tsuki: colpo diretto frontale; può essere eseguito con un pugno, con il Ken o con il Jo

    U

    Uchi: interno
    Uchideshi: discepolo diretto
    Uchi kai ten: tecnica da eseguire con movimento rotatorio all'interno
    Ude: braccio
    Ukemi: cadute
    Ukemi-Waza: tecniche di caduta. mai-ukemi, caduta in avanti
    ushiro-ukemi: caduta indietro; yo-ko-ukemi, caduta laterale
    Ura: rovesciare, opposto, negativo
    Ushiro: dietro, indietro. Ushiro-ukemi, caduta indietro
    Ushiro-waza: tecniche di difesa contro un attacco da dietro

    Y

    Yamè: Stop, tornare al punto di partenza
    Yoko: lato
    Yokomen: fendente obliquo- laterale
    Yokomen-uchi: fendente laterale che va a colpire la tempia
    Yoshi: buono

    W

    Waza: tecniche
    Waca-sensei: giovane maestro

    Z

    Zan-Shin: qui e ora corretto atteggiamento mentale di fronte a qualsiasi evento
    Za-Zen: metodo di meditazione rimanendo seduti, di fronte ad un muro bianco
    Zen: concentrazione meditazione senza oggetto, ritorno allo spirito originario e puro dell'essere
    Zori: sandali di paglia intrecciata

     

    Numeri:

    1 . Ichi

    2 . Ni

    3 . San

    4 . Shi o Yon

    5 . Go

    6 . Roku

    7 . Shichi

    8 . Hachi

    9 . Ku

    10. Ju


    11. Ju-ichi

    12. Ju-ni

    13. ju-san

    14. ju-shi

    15. ju-go

    16. Ju-roku i

    17. Ju-shichi

    18. Ju-hachi

    19. Ju-ku

    20. Ni-ju


    21. Ni-ju-ichi

    22. Ni-ju-ni

    23. Ni-ju san

    30. San-ju

    31. San-ju-ichi

    32. San-ju-n

    32. San-ju-ni

    38. San-ju-hachi

    49. Shi-ju-ku

    50. Go-ju

     

    Nel Dojo e sul Tatami:

    All'inizio della lezione, l'Insegnante:

    Mokuso - Meditazione

    Mokuso yame - Smettere: yame da yameru fermare

    Shomen ni rei - Saluto al Kamiza

    O negai shimasu - Desidererei che facciate una buona pratica

    Gli Allievi:

    O negai itashimasu - Noi desideriamo ricevere una buona pratica desideriamo praticare bene

    L'Insegnante:

    Tatte kudusai - Alzatevi

    Shin kokiu - Grande respirazione

    Alla fine della lezione, l'Insegnante:

    Seiretsu / Shite kudasai - Vogliate fare un allenamento corretto

    Arigato gozaimashiita - Vi ringrazio per quello che è stato fatto

    Gli Allievi:

    Domo arigato Gozaimashiita - Come sopra, con una sfumatura di cortesia verso l'insegnante.

    Waza - Tecnica, tre forme differenti di pratica:
      1. Tachi Waza (tatsu=essere in piedi) - due partner o più di due,lavorano in piedi;
      2. Hanmi hantachi waza - chi esegue le tecniche in ginocchio,chi le subisce in piedi;
      3. Suwari waza (suwaru=sedersi) - tutti i praticanti sono in ginocchio.
    Posizioni nel Dojo:

    Kamiza:

    Est - Muro dei kami, degli dei. L'est è il lato del sol levante, il momento in cui il sole possiede il massimo potenziale, ìl momento massimo della energia Yang. Solamente l'insegnante siede al Kamiza;

    Joseki

    Sud - Lato per gli Ospiti d'onore, di rango superiore all'insegnante che conduce la lezione, o per gli assistenti, se invitati;

    Shimoza

    Nord - Dove si siedono gli allievi;

    Shimoza

    Ovest - Lato degli invitati.

    Forme di Attacco:

    Kogeki-ho - Le forme di attacco.

    Katate kogeki-ho - Attacco con una sola mano.

    Aihanmi katate dorì - Sullo stesso profilo, presa ad una mano.

    Gyakuhanmi katate dori - Sul profilo contrario, presa ad una mano.

    Kata dori - Presa ad una spalla.

    Munedori - Presa al petto.

    Sode dori - Presa alla manica.

    Hìji dori - Presa al gomito.

    Atemi - (ateru=inviare qualcosa, mi=corpo) Colpire.

    Shomen uchi - (sho=qualcosa che viene dall'alto; men=testa; uchi dal verbo utsu=colpire).

    Yokomen uchi - (yoko=di lato).

    Tsuki - Colpo diretto frontale può essere eseguito con pugno, Jo e Bokken, a diverse altezze: Jodan parte superiore del corpo, Chudan al plesso solare,Gedan colpo verso il basso.

    Ryote kogeki-ho - Attacco con due mani.

    Katate ryote dori - Presa da un solo lato con due mani.

    Ryote dori - Presa alle due mani.

    Ryo sode dori - Presa alle due maniche.

    Ryo kata dori - Presa alle due spalle (kata = spalla).

    Ushiro katate kogeki-ho - Tecniche di difesa da una attacco da dietro.

    Ushiro katate eri dori - Attacco da dietro e con una sola mano al collo.

    Ushito ryote kogeki-ho - Attacco da dietro con due mani.

    Ushiro ryote dori - Presa alle due mani.

    Ushiro ryo sode dori - Presa alle due maniche.

    Ushiro ryo kata dori - Presa alle due spalle.

    Uschiro katate dori kubi shime - Da dietro presa ad una mano ed al collo in strangolamento.

    Geri - Colpo con piede, calcio.

    Mae geri - Calcio verso l'avanti - jodan, chudan, gedan.

    Yoko geri - Calcio laterale.

    Mawashi geri - Calcio in rotazione.

    Ushiro geri - Calcio all'indietro.

    Ura mawashi geri - Calcio circolare rovesciato.

    Come chiedere l'hakama:

    Hakama o negai itashimasu - Hakama, per favore.

    Domo arigato gozaimasu - Ringraziamento, quando la si riceve.

    Domo arigato gozaimashita - Ringraziamento, quando la si ritorna.

    Quando si mangia:

    Seiza shite (Kudasai) - Seiza (per favore).

    Itada kimasu - Buon appetito.

    Gochiso sama Deshìta - Vi ringrazio per l'eccellente pasto che mi è stato offerto.

     

  • Letture

    All'insegnamento della pratica di Aikido il Maestro Anrdré Cognard unisce una prolifica attività di scrittore. Di seguito solo alcune delle sue opere pubblicate:


    vivere_senza_nemicoVivere Senza Nemico

    In questo libro il maestro di Aikido parla delle arti marziali tradizionali d’Oriente, ma soprattutto c’insegna che è possibile “vivere senza nemico”.

    Per chiarire meglio il suo punto di vista, l’autore si sofferma in particolare sugli aspetti che riguardano i rapporti interpersonali e i conflitti che inevitabilmente nascono in queste relazioni. André Cognard lancia un messaggio: è possibile “vivere senza nemico”, ma per raggiungere questo obiettivo attraverso le arti marziali bisogna essere consapevoli che esse si sono evolute e continuano a evolversi.

    André Cognard, spiegando le parole cardine delle arti marziali, c’insegna che per vivere senza nemico bisogna imparare a servire ed essere liberi, a rispettare, riconoscere, accettare, ringraziare e amare.

    Vivere Senza Nemico
    André Cognard - Varianti, 2011

    libro_01Aikido. Il corpo filosofo

    Il corpo è "filosofo" e, se opportunamente interrogato, può far accedere la coscienza alla sua molteplicità interiore, punto di partenza per sperimentare e accrescere l'identità, la tolleranza, il piacere e l'accettazione dell'altro in sé, che è una delle risposte dell'aikido alla violenza del conflitto.
    Il lavoro con la spada (aikiken) modifica profondamente le percezioni sensoriali e quindi la nostra visione del mondo, autorizzando la conoscenza dell'io profondo.

    Aikido. Il corpo filosofo
    André Cognard - Luni Editrice, 1999

    libro_02Aikido. Il corpo cosciente

    In questo testo l'autore descrive le immobilizzazioni e le proiezioni dell'Aikido di Kobayashi Hirokazu Sochu. L'esposizione tecnica è conclusa dal kokyu-ho, una pratica che agisce sulla mobilità della coscienza del corpo e dell'energia interiore. Vengono inoltre messi in luce i collegamenti dell'Aikido e dell'Aikitaiso con discipline millenarie, quali lo shiatsu e l'agopuntura.

    Aikido. Il corpo cosciente
    André Cognard - Luni Editrice, 1997

    libro_03

    Piccolo Manuale d' Aikido

     

     

     

     

    Andrè Cognard - Centon éditions, 2005